Un "treno" che ti accompagna dal concepimento ai primi anni di vita del tuo bambino con suggerimenti, ironia, riflessioni e tanta comprensione!

sabato 2 aprile 2011

PERCHE' PIANGE?

Quante volte ognuno di noi si è posto questa domanda e quante altre le persone intorno a noi ci hanno dato le loro versioni? Per noi mamme alle prime armi non sempre è semplice essere pronte e reattive al pianto di quel piccolo fagottino e tra noi e noi ci chiediamo: “avrà fame? avrà fatto cacca? avrà sonno? saranno i dentini? avrà colichette? o vorrà semplicemente un po’ ci coccole?..”. Normalissimo entrare  a volte in crisi o pensare di non essere una buona madre! Nei 9 mesi di gravidanza ci siamo preparate alla nascita, siamo andate al corso preparto, ci hanno dato delle indicazioni utili ma poi accade che il nostro bimbo nasce e quando piange, ci sentiamo inadeguate e ci mettiamo a piangere anche noi! Tutto nella norma tranquille, molte mamme piangono perché cariche di emozioni, il travaglio e il parto ci hanno travolto e stravolto e il ritorno a casa in 3 ha stravolto i nostri equilibri quotidiani e familiari e così abbiamo bisogno anche noi di dare libero sfogo alle nostre emozioni. Non importa se non capite e tollerate il pianto del vostro bambino, imparerete con il tempo..
“Ma quindi perché piange e non riesco a capirlo io che sono la mamma?” Perché prima di tutto bisognerebbe riflettere sul significato del pianto in generale e cominciare a non vederlo in maniera così negativa. Si è portate a credere che il pianto sia negativo perché è la nostra cultura spesso a dargli questa valenza ma la realtà è che il pianto è uno dei modi che il nostro piccolo utilizza per comunicare con noi e ciò che gli sta intorno ma è soprattutto il suo modo di esprimere le emozioni e quindi da questo punto di vista è meglio che impari a manifestarle piuttosto che reprimerle.
Il pianto non è segno di debolezza!
Proviamo a pensare a noi: quando ci sentiamo tristi, stressati ma anche felici e entusiaste sentiamo il bisogno di dirlo al mondo o di condividerlo con qualcuno, c’è chi utilizza il pianto, chi si va a fare una corsetta, chi si mette a cantare a squarciagola..
Ma quel ranocchietto che ci appartiene può solo dirci tutto ciò con il pianto e non è così scontato che sia solo perché deve mangiare come spesso si è portati a pensare!
Simo

Nessun commento:

Posta un commento